Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

****Loro sono coloro che annunciano il Giudizio Universale, non sono nè Dei nè uomini..loro sono Angeli ....

 
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Visita inaspettata in masseria...

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2009 17:33
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31/05/2009 17:32

(Terre del Druk Yul - Città di Kailin/Masseria)

Kryzhan [entrata] Città di Kailin... Il passo dell'angelo or si protrae in direzion della masseria, ove avrebbe richiesto di incontrare il primo mercante delle terre orientali... Le ali sono perfettamente richiuse, quasi attaccate al corpo... L'ingresso della massoneria or verrebbe finalmente raggiunto... L'iridi rubinee andrebbero a scrutar gli interni del palazzo, poi gli astanti... Non era mai stato in quel luogo, fino ad ora non aveva mai avuto dei veri motivi per recarvisi...

Clio: [Cortile/Atrio] Come ogni meriggio, l'elfa sole passeggiar per il cortile, sotto il porticato, ove l'Astro non giunge con i suoi innumerevoli bracci. Molti gli equini che si affacciano dalle lor dimore al suo passaggio, in attesa anche sol d'una carezza, d'un gesto, da parte di quella che appar come una donna nelle sue forme. Brillano gl'iridi chiari alla luce, mentre il crine curato, si poggia ordinatamente sulla pelle ambrata della schiena scoperta della Mercante. Le vesti smeraldine, risaltan le forme sue, che avanzan con far regale. Ma or la danza dei passi suoi vien interrotta, il fine udito di cui si munisce, già avverte un passo non familiare alla gilda, probabilmente un avventore od un cliente. Indi lentamente si riporta nel corridoio, che nei meandri dell'edificio la conduce per giunger all'atrio. Ancor pochi passi mancano alla sala sfarzosamente arredata, ma giungerà in tempo per rimirar il portone aprirsi e rivelar in sè chi vi sia oltre la soglia.

Kryzhan: [Atrio] L'iridi or vengono sottoposte ad un gran via vai di creature, il commercio come sempre si nutre di caos in luoghi come quello, caos che non è affatto gradito al Vendicatore... Diversi passi or verrebbero mossi verso il centro dell'atrio, in attesa di venir in colloquio con uno dei congreganti che ivi dimorano... Ma d'un tratto verrebbe da lui avvertita una presenza, piuttosto familiare, seppur la sagoma dell'aura percepita non sia ancora a vista §skill: Percepire Aure Liv.I§... Or permarrebbe immobile, ad attender l'arrivo di quella creatura...

Clio: [Atrio] E la lignea si apre, con gran cigolio di cardini, rivelando una possente figura, evidentemente inumana, ma che ben non distingue essendo in controluce. Avanza quindi, rendendosi visibile nella sua sinuosità ed eleganza che ormai con sè conduce. "Posso esservi d'aiuto?" dimanda seppur il tono cordiale risulti freddo nella sua melodia. Ferma il cammino or cominciando a distinguere i lineamenti del presente, che a mano a mano comprende di conoscere nella sua figura d'angelo. Immobile resta, non prestando verbo all'aere, perchè quel momento niuno glie ne avrebbe concesso. Che fosse venuto a cercarla, avendone scoperto la dimora?

Kryzhan: [Atrio] Una figura or s'appresta a giunger nell'atrio, la stessa presenza che avea percepito pochi istanti prima... La di lui espressione rimarrebbe immutata, seppur sia piuttosto stupito di vederla in quel loco... L'elfa di sua conoscenza or s'avvicina a lui, sfoggiando le sue silvane vesti quasi con far regale... *Voi? Non avrei mai pensato di trovarvi qui milady...* favella alla dama per poi venire al dunque... *Sto cercando il Primo Mercante delle Terre Orientali, immagino che voi possiate condurmi da lui...* verbierebber per poi attender una risposta... Le rubinee iridi andrebbero a scrutar l'elfa da cima a fondo, sguardi interrogativi... Che sia anch'ella una congregante?

Clio: [Atrio] Non scortesi i toni d'egli, ma indifferenti alla sua figura, seppur ella impersoni i panni della persona da lui richiesta. Espressione interrogativa quella che aleggia sul suo volto, senza alcuna cortesia nei suoi riguardi. Senza sapere, egli dimanda della persona che già dinanzi lui si porta. Un ghigno appar sulle labbra morbide ed umide dell'elfa, mentre il guardo permane negl'iridi d'ei di brace. "Avete in fronte colui che cercate..son io la Mercante da voi cercata, Sir.." afferma, certa ch'egli sarebbe rimasto interdetto da quel suo rivelarsi. Resta immobile, in attesa di qualunque gesto sarebbe conseguito da quella sua favella. Le membra s'adagiano con delicatezza sui suoi fianchi, mentre l'aere tacito ancor l'avvolge.

Kryzhan: [Atrio] E' lei il capostipite di quella gilda, chi l'avrebbe mai detto... Stavolta la di lui espression rispecchia in pieno il suo stato d'animo... L'iridi verrebbero sgranate, manifestando stupore... Pochi istanti di silenzio, in seguito si sarebbe ricomposto, ritornando ad assumere la gelida maschera mostrata in precedenza... *Indi io avrei avuto l'onore di minacciar di morte il Primo Mercante delle Terre Orientali?* verbierebbe con toni alquanto ironici, in seguito un ghigno andrebbe a disegnarsi sul di lui volto... *Immagino che i prezzi che mi farete saliranno a dismisura adesso...* le proferirebbe mantenendo invariata la di lui espressione...

Clio: [Atrio] "Minacciar di morte..nuovamente?" ilari i toni d'ella, seguiti da un ulteriore ghigno, che accompagnerà quello dell'angelo, nell'irrompere il suo viso perfetto. Riprende ora il passo, movendo vicino alla mobilia, per poi seder sul divanetto centrale, che accoglie nella sua purpurea stoffa il suo femmineo corpo. Ritta la schiena, che non si poggia alla seduta, come invece il mancino braccio si concede sulla sponda rigida. Le gambe s'accavallano, scoprendosi un poco dalle vesti leggere che si spostano alla sua movenza. "Cosa vi porta qui..non credevo veste tempo per dedicarvi ad attività che non fossero strettamente legate alla tortura.." pungente il dire d'ella, nei suoi toni beffardi ed ironici al tempo stesso. L'astante non verrà invitato ad accomodarsi, non è la cortesia il suo miglior pregio.

Kryzhan: [Atrio] Or seguirebbe con lo sguardo l'elfa, che s'adagia su di un divanetto... Movenze sinuose, dalla perfezione ricercata... Or la dama rivolge lui delle parole quasi irrisiorie nei di lui confronti, far che la contraddistingue dalle altre creature di sua conoscenza... Il Vendicatore ha sempre apprezzato il suo fare, indole che la rende unica nel suo genere... Chissà quanti altri al posto suo oserebbero tanto con in Vendicatore... *E chi vi dice che non sono venuto qui per torturarvi? Se non lo faccio è sol perchè ho timor di sporcar quella splendida veste, sapete, non saprei come ripagarvela... Sempre che restiate in vita...* Una risposta dai medesimi toni ironici con i queli si era rivolta la dama in precedenza... Or si porterebbe a poco più di 2 metri da lei, rimanendo in piedi e chinando il guardo verso il basso vista la posizione appena assunta dall'elfa...

Clio: [Atrio/divanetti] Medesimi toni da lei precedentemente usati, or ricadono sulla pronunzia dell'angelo, che le distanze ora serra da dove ella stanzia. Nuovo il ghigno che interrompe la linea delle labbra sue, che a breve si scosteranno per palesar nuovo verbo, nuovi contrasti "No, non lo farete messere. Non avete tentato d'opporvi alla mia vita nemmeno quando per voi ero solo una povera cittadina e non lo farete certo ora che son colei che cercate.. Se volessimo aggiungere, non sarebbe per voi conveniente macchiarvi del delitto del Capo d'una Gilda sì conosciuta e che si presta alla pace fra i popoli.. Ma queste non son minacce.. non vi fermerebbero, dico bene?" un chè di provocatorio si legge nella sua favella melodiosa, in un'armonia che per l'intero corpo d'elfa si spande nelle sue forme. Mai il guardo verrà celato dietro le lunghe ciglia brune, nell'intento di rimaner aggrappato a quegl'iridi di brace, diversi, ma con intenti tanto simili ai suoi.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] Musica per le sue orecchie, toni ironici, una sfrontatezza invidiabile... Il gomito destro del Vendicatore or andrebbe a curvarsi, la mandritta indi verrebbe poggiata al di lui fianco destro... Divertita sarebbe la di lui espressione... *Affatto, ormai mi conoscete... Non sarebbe di certo questo a fermarmi...* favellerebbe all'elfa per poi continuare... *E' un vero peccato, mi chiedo quali siano i fini che vi hanno portata a far dell'attività commerciale il vostro credo... Avete fegato da vendere, lingua biforcuta... Vedo una guerriera in voi...* Il tono di voce or si farebbe sempre più basso e caldo, mentre sul volto le vermiglie e le gote andrebbero a disegnare l'ennesimo ghigno...

Clio: [Atrio/divanetti] Mantien sul volto il riso compiaciuto che pur sull'angelo appare, mentre ode il verbo d'egli, quasi a contagiarla dei suoi pareri. "Non è la guerra che mi interessa Sir..nutro adorazione per i soli miei interessi..null'altro entrerà nei miei riguardi. E quale attività migliore, se non quella del Commercio, per mantener questa via...Inoltre come vedete, detengo le redini di questo mio tempio. La favella è la mia arte, il ferro è sol la mia difesa.." si spiega nei toni piu sinceri, ritrovandosi nei meandri di se stessa e della sua volontà. Volontà non scelta, ma dovuta, per cause passate, ma che or sposa con piacere, sapendo che quel passato s'era evoluto in suo favore. Al suo lieve mover il crine scivola sulle spalle, rendendo un poco più visibile l'ambrata pelle del dorso. La mandritta recupera le vesti, sì da ricoprir il ginocchio lasciato alla vista, con fare naturale ed elegante.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] L'occhio cadrebbe sui movimenti dell'elfa, che or s'appresta con fine far a celar la purezza della sua pelle con la veste in drappo... Il guardo in seguito si riporterebbe sul di lei volto, andando ad affondare nelle di lei iridi... *La vita è fatta di scelte... Voi avete fatto la vostra, io no... Sono un prodotto del destino...* parole dal tono ricercato, colme di significato, che racchiudono in sè le memorie di un'esistenza travagliata... *Ma adesso veniamo al dunque, immagino vi starete chiedendo quale sia il motivo della mia visita...* proferirebbe per poi atteder un verbo in risposta...

Clio: [Atrio/divanetti] -Prodotto del destino..- rimembra a quelle parole ancor da disperder nell'aere, trovandosi in netto contrasto con il loro significato. Ella mai avrebbe lasciato al Fato la sua essenza, ne sarebbe stata lei, l'unica, la vera guida, il suo interesse, il suo scopo. Osserva ancor l'astante, senza far trapelar nulla di quei suoi pensieri che rimarranno a far parte delle sue intimità, come gran parte di lei, del resto. "Posso ben immaginare che si tratti d'un acquisto se vi trovate a marciar sulla Masseria.." risponde rimanendo or su un'espressione seria e fredda, quella che sempre adotta nell'attività proveniente dal suo mestiere. Or nuovamente tace. Una richiesta il suo fine udito attende.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] *Certamente...* verbierebbe in risposta all'elfa, pochi attimi di silenzio, poi continuerebbe: *Sono qui per richiedere la realizzazione di un pendente in metallo, secondo un disegno ben preciso...* Chiare le sue parole, or attenderebbe solo una risposta da parte del Primo Mercante... *Pensate di poter realizzare un oggetto del genere o sto solo perdendo il mio tempo?* proferirebbe con i soli toni ironici, per poi sorridere ancora una volta... Parole provocatorie rivolta alla dama, che sicuramente sarebbe stata al gioco...

Clio: [Atrio/divanetti] Ancor l'iride chiaro dell'elfa scruta il cupo viso del presente, soppesandone accuratamente la favella sì da render la risposta migliore. "Temo di dover negare questa vostra richiesta, in quanto non è tra i compiti di codesta Gilda, quello di realizzare tale oggetto. La Compagnia delle Terre Orientali si occupa di produzione e vendita di oggetti di valore moderato, per questo vi consiglierei di rivolgervi alla Casa delle Arti.." nuovamente tace, certa d'esser stata chiara nel suo verbo. In realtà l'affermazione seguente dell'angelo s'era rivelata esatta. In quel loco, per le sue intenzioni, sta solo perdendo del tempo. Al pensiero, un lieve sorriso appar sulle vermiglie d'ella.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] La fronte viene corrugata manifestando un'espressione dubbiosa... Non era a conoscenza di quel particolare, pertanto è vero quanto affermato prima in toni ironici: sta perdendo soltanto il suo tempo... Il gomito mancino or andrebbe ad incurvarsi, si da permetter alla gemella di portarsi sul mento... *Capisco... E ditemi, perchè mai avreste messo su questa gilda allora, solo per condurre a voi delle creature che in seguito verranno deluse dal vostro operato?* verbia l'angelo con toni affilati come lame... Or farebbe per avvicinarsi ulteriormente all'elfa, per poi scrutarla da cima a fondo, con fare invadente... Un attegiamento fasullo, che lo rende simile al peggiore degli ingordi... Ma ormai conosce bene la dama innanzi a sè, sa bene che non commetterà l'errore di dar valore alle di lui movenze... *Farò in modo che il mio viaggio non sia stato inutile... Credo sia legittimo, non trovate?* ancora un ghigno, poi l'attesa silente di una risposta da parte del Primo Mercante...

Clio: [Atrio/divanetti] Ulteriore ghigno soddisfatto si eleva dalle labbra rosse sue, mentre l'immobilità che indosso si porta non si cura della vicinanza ulteriore dell'angelo che par volerla colpire con provocazioni ed apparenti minacce che all'udito d'ella suoneranno alquanto ilari. "Vi rimembro che non tutti han le vostre pretese messere e, a quanto certo avrete udito, già esiste Congrega per sollevar il morale di chi come voi nulla trova in questa. La Compagnia delle Terre Orientali tende a dar accesso agli umili a quel che altrimenti non potrebbero avere.." afferma rimirando gl'iridi purpurei dell'astante dal basso della sua posa, che per nulla la sminuisce, nei suoi atteggiamenti. "Non fraintendete Sir... non è la benevolenza la mia guida, nemmeno la pietà... ma vi assicuro, che questa via assicura in tutto e per tutto il raggiungimento dei miei interessi..." aggiunge ora prestando ancora riso, mentre il suo femmineo corpo vien levato dalla seduta che fin d'ora l'ha accolta. Le vesti sue ricadono a ricoprir le lunghe gambe ambrate, mentre il passo riprende nell'avvicinarsi alle vetrate che l'inizio della sera ora mostrano. Ma nuovamente si volta a ricercar il presente nelle sue forme, aspettandosi nuove risposte, nuovo diletto.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] L'elfa or s'appresta a riportarsi in posizione eretta, poi fa per avvicinarsi alle vetrate... Vociar privo di senso il suo, almeno per il Vendicatore... L'angelo permane immobile, sol il capo or andrebbe a seguir la direzione del passo della dama... *Milady... Interesse?!? Non vi ritenere buona, ma aiutate i poveri... Temo che non abbiate le idee molto chiare... Oppure sapete bene quello che volete, e vi approfittate dei bisognosi celandovi dietro ad una maschera, per sfruttar la loro condizione e trarne profitto personale...* verbia per poi spezzare la staticità della sua posizione e dirigersi nuovamente verso di lei... *Voi siete disposta a far di tutto per ottenere ciò che volete... Alla fine non siamo poi così diversi, non credete?* proferisce per poi aggrottare la fronte, in un'espressione vagamente dubbiosa, finta come le altre mostrate in precedenza... Insistenza or manifesterebbe nel continuare ad osservarla per intero, l'iridi rubinee andrebbero a coglier il drappo della veste... Attende solo una risposta da parte del Primo Mercante...

Clio: [Atrio/divanetti] Osserva con attenzione il passo del presente che verso lei si dirige, mentre chiaro all'oto le giunge la sua favella. Più ampio sorriso di scherno, si rivela nell'ampiezza intera delle sue labbra, pria di render comprensibile quel suo atteggiarsi tramite il verbo. "Credo abbiate finalmente colto quel che è della mia essenza messere.. mi deludete però, credevo foste già giunto a tali pensieri.." afferma mentre le membra si intrecciano al petto. Sguardi incessanti quel che dall'angelo derivano, ma niun effetto provocheranno all'elfa, abituata a tal gesto. "Forse avete ragione..può darsi che io non sia sì lontana da voi.. Ma v'è un divario in realtà, non indifferente.." procede ora il passo, la sua figura di donna apparente dista pochi centimetri da quella d'ei. "..voi..avete scelto d'affiancarvi ad uno schieramento. Siete stato contagiato dall'oscurità e per questo avrete vantaggi e svantaggi. Io ho preferito la strategia, una neutralità, che a me solo favori riporta.." conclude indi tornando a prender lieve distanza dalla creatura che nella sua imponenza a lei dinanzi si staglia. Chissà..forse l'angelo, dalla sua posa, mai avrebbe capito quali fossero le sue intenzioni. Ma d'altronde..che importa..

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] Il Primo Mercante si avvicina ulteriormente, giungendo a poca distanza da lui... Il capo dell'angelo verrebbe inclinato verso il basso in seguito al proferir dell'elfa, sulle gote compare un sorrisino che non promette nulla di buono... Ghigno che verrebbe quasi nascosto dalla lunga chioma corvina che or discende a picco, celando quasi l'iridi di fuoco... In seguito il capo verrebbe risollevato, poi le vermiglie verrebbero impegnate in un proferir di risposta... *Milady, sempre quella lingua lunga... Vi ammiro, sapete?!? Erano secoli che non mi capitava di vedere una creatura capace di verbiar in tal modo pur essendo a così poca distanza da me, davvero niente male...* verbia per poi avvicinarsi ancora, giungendo quasi a contatto con lei... Il capo verrebbe inclinato verso il basso vista l'altezza del Vendicatore, in modo da scrutar l'elfa dritta nell'iridi... *Ho capito sin da subito di che pasta siete fatta, sin dal primo giorno in cui incrociai il vostro cammino... Piuttosto siete voi che continuate a sottovalutare chi vi sta di fronte... Un errore che molti hanno pagato con il sangue... Non avete capito nulla, verbiate di luce e tenebre come una stupida umana, e questo mi stupisce... Se mi conosceste davvero sapreste bene che i miei occhi vedono solo ME, ed i miei SCOPI...* proferisce alzando di poco il tono di voce... Ma il guardo sarebbe ancor colmo di malizia, intento ad affondar in quello dell'elfa...

Clio: [Atrio/divanetti] Mantiene l'iride rivolto al viso che or le si para in fronte nel chiaro intento di intimorirla. Quel sentimento non la sfiora, seppur ben ella sappia quali capacità e quali possibilità in sè nasconda la creatura che con lei loquisce. Resta ferma, nella stessa posa, seppur la vicinanza dell'angelo sia quasi al limite. Gl'iridi suoi chiari scrutano i lineamenti del Sir con fare quasi curioso, ritrovandone i tratti quasi di rabbia, d'odio e di repellenza che pria non avea notato. "Non pretendete d'entrar nei miei pensieri Sir.. mai ho negato quel che mi state ammettendo, tanto che son giunta a dirmi vicina al vostro modo di veder chi vi circonda... ma ritengo che per giunger al vostro interesse abbiate sposato una causa che non può non definirsi di parte... Rimembrate che il vostro ruolo è quello del Vendicatore e questo implica un ruolo preciso..." ancor favella in un mormorio che non si solleva su più alti toni come invece il presente avea ottenuto. Testarda forse, nel proseguir in quella tesi che in realtà ben poco rientra nei suoi diletti. A nulla quel colloquio avrebbe portato, forse sol ad ulteriori, futili, divergenze. Il guardo ancor s'intreccia con la brace che arde sul volto dell'inumana presenza, simile ad una sfida senza premio, una gara senza vincitori nè vinti.

Kryzhan: [Atrio - pressi divanetti] Staticità, dominante in quel diverbio, sinonimo di fermezza, la solita voglia di prevalere... L'iridi permarrebbero nelle sue, il proferir dell'elfa viene udito con attenzione, tuttavia verrebbe attribuito poco peso alle di lei parole... D'un tratto, la risposta: *Ruolo... Milady, il VOSTRO cos'è?!? Spero siate in grado di rispondere... Un ruolo è qualcosa che si sceglie, voi siete Primo Mercante perchè avete fatto una scelta... Io non ho scelto di essere Vendicatore, un termine che non può essere infangato da un comune appelativo quale "ruolo"... Non sapete nulla di me, ne della Corte del Sole... Temo che questa discussione sia giunta al termine, anche perchè credo sia meglio per voi...* ultime parole quelle dell'angelo, che or volterebbe le spalle alla dama per poi dirigersi con passi lenti verso l'uscio... Sempre pronto a fermarsi nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno...

Clio: [Atrio] Il guardo suo fermo, vien investito da inaspettate parole che a lei rivelano qualcosa di sconosciuto, che mai forse avrebbe immaginato. Ma ancor qualcosa manca a quel quadro dipinto da mille discorsi, un piccolo particolare ch'ella si ostina fedelmente a creder certo per chiunque, anche per la più umile delle creature al mondo : la libertà di decider della propria vita. In quel loquir invece, l'angelo le appare rassegnato, costretto a subir il volere di più alta presenza. Su di lei mai era gravato questo particolare e forse mai sarebbe accaduto. "Devo ammettere che il vostro dire mi stupisce, messere.. solo poco fa, mi avete ribadito il vostro scopo che equivale al vostro interesse.. perchè mai la vostra non dovrebbe esser stata una scelta.. evidentemente quel che appare è differente da quel che è in realtà.." afferma insolitamente senza alcuna traccia di scherno. L'ilarità vien persa or che un tratto basilare della sua esistenza è stato sfiorato. Osserva tacita ora il dorso dell'angelo, semicoperto dalle ali riposte e dormienti sulle spalle. Non muove passo, ancor illuminata dalla lieta luce dall'Astro donata, nel momento in cui le poche nubi presenti si scansano. "Non avete torto nell'affermare che nulla so di tale Gerarchia nè del vostro ruolo, ma tutto m'è parso meno che non fosse da voi stato scelto..." afferma ora con chiaro riferimento ad eventi passati. Nuove rivelazioni, nuovi intrichi che allo scoperto ora giungono. La curiosità in lei approda, nell'attender che risposta le venga donata.

Kryzhan: [Atrio - uscita] Come aveva immaginato, la dama pronuncia un'ulteriore proferire, il passo dell'angelo or verrebbe arrestato nei pressi dell'uscita... Non si volterebbe nuovamente verso di lei, si limita a rispondere permanendo di spalle... *Milady, ancora una volta venite tratta in inganno dal vostro pregiudicare... Se essere Vendicatore non è stata una scelta non significa che è stata una costrizione... Tendete sempre a scindere ogni questione in poli, senza tener conto di particolari e vie secondarie... Parlate di bene o male, di scelte o costrizioni... Tutto ciò risuona lontano al mio modo di pensare...* piccola pausa che par quasi donar enfasi al di lui proferire, poi continuerebbe: *Io non sono un Vendicatore per scelta, ma nemmeno per costrizione... Questo "ruolo" come lo definite, mi è stato attribuito come riconoscenza da parte dei miei confratelli, riconoscenza per le imprese che ho affrontato nei secoli trascorsi... MAI nessuno mi ha piegato al proprio volere, ricordatelo sempre...* Le di lui ultime parole vengono seguite da un cenno di congedo rivolto con la mandritta, indi l'angelo si sarebbe rimesso in marcia verso l'uscita, con l'intento di riprendere il volo verso l'isola degli Elendir...

Clio: [Atrio] E la risposta giunge, solenne come d'altronde si sarebbe attesa in tale occasione. E' chiaro che costui non necessita di compassione o comprensione, cose che in ogni caso dalla Mercante mai avrebbe avuto. Un tacito assenso al congedo d'egli, che già s'avvia per altre mete, mentre or il guardo ne segue il cammino sino all'esterno. Pensandoci in fondo ella è più vicina di quanto creda a quell'angelo, seppur le sue scelte creino un netto divario tra loro. Ma la sera già l'attende alle porte e i doveri di Gilda presto la riscuotono. Ancor un guardo allo spazio ormai vuoto che dell'avventore più nulla conserva, per poi dirigersi al corridoio, diretta alle stanze. L'ombra dell'edificio, ancor non rischiarata dalle tremulanti fiammelle delle lanterne, nasconderà la sua solita essenza ritrovata, in un effimero ed ennesimo sorriso.



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[Modificato da Metalmaster89 31/05/2009 17:33]
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